La storia del Bauhaus

Il termine Bauhaus significa letteralmente «casa del costruire» e originariamente si riferiva alla scuola di design che frutto della fusione dell’ex scuola granducale di arti e mestieri e la Weimar Academy of Fine Art. Lo Staatliches Bauhaus emerse nel 1919 ed era guidato dall’architetto Walter Gropius.

È importante notare che sin dall’inizio il Bauhaus non era solo uno stile architettonico, ma una vera e propria scuola che combinava artigianato e belle arti, influenze del modernismo, Arti e Mestieri inglesi ed infine il Costruttivismo.

Al Bauhaus figuravano famosi maestri e docenti, tra cui Hannes Meyer, Ludwig Mies van der Rohe Josef Albers, Anni Albers, Herbert Bayer, Alfred Arndt, Marlene Brandt, Otti Berger, Friedrich Engemann, Marcel Breuer, Carl Fieger, Lyonel Feininger, Johannes Itten, Wassily Kandinsky, Paul Klee, Adolf Meyer e altri.

Walter Gropius’ Dessau Bauhaus building

I principi del Bauhaus

Abbiamo raccolto per voi i principi fondamentali del movimento, alcuni dei quali sono inclusi nel suo manifesto (1919).

  1. Nessun confine tra artista e artigiano. In un opuscolo per una mostra dell’aprile 1919, Gropius affermò che il suo obiettivo era «creare una nuova corporazione di artigiani, senza le distinzioni di classe che sollevano un’arrogante barriera tra artigiano e artista». Nel manifesto è scritto «architetti, scultori, pittori, dobbiamo tutti rivolgerci all’artigianato!».
  2. L’artista è un artigiano esaltato. «In rari momenti di ispirazione, momenti al di fuori del proprio controllo, la grazia divina può far fiorire la sua opera in arte. Ma la competenza nell’esecuzione è essenziale per ogni artista. Qui risiede la fonte dell’immaginazione creativa ».
  3. «La forma segue la funzione». Secondo questa idea, le semplici ma eleganti forme geometriche vengono progettate in base alla funzione o allo scopo previsto per l’edificio o per l’oggetto. Anche se la funzionalità non deve essere noiosa come possiamo notare dagli edifici in stile Bauhaus.
  4. Gesamtkunstwerk o l ‘”opera d’arte completa”. Gesamtkunstwerk significa sintesi di molteplici forme d’arte come le belle arti o quelle decorative. Un edificio e la sua architettura erano solo una parte del concetto. L’altra parte è il design.
  5. Veri materiali. I materiali dovrebbero riflettere la vera natura di oggetti ed edifici. Gli architetti Bauhaus non nascondevano neppure materiali brutali e ruvidi.
  6. Gli artisti Bauhaus prediligevano forme lineari e geometriche, evitando forme floreali o curvilinee.
  7. Mettere in risalto la tecnologia. Le officine Bauhaus erano utilizzate per lo sviluppo di prototipi di prodotti per la produzione di massa. Gli artisti avevano la possibilità di utilizzare tecnologie moderne.
  8. Uso intelligente delle risorse. L’ideologia Bauhaus è votata al risparmio. Gli esponenti del movimento Bauhaus miravano a controllare i costi, minimizzare i tempi d’esecuzione, ridurre materiali di scarto e spazio inutilizzato.
  9. Semplicità ed efficacia. Non è necessario ornare ulteriormente e rendere le cose sempre più “belle”. Stanno bene così come sono.
  10. Sviluppo costante. Il Bauhaus è tutto incentrato su nuove tecniche, nuovi materiali, nuovi modi di costruzione, nuove attitudini – costantemente. Architetti, designer e artisti devono inventare qualcosa di nuovo in ogni momento. È per questo che il Bauhaus ha influenzato le nuove forme d’arte come la progettazione grafica emersa 100 anni fa. Il Bauhaus ha anche portato alla nascita di nuove forme di interior design.

Bruno House, 3 Strauss Street, Tel Aviv by Ze’ev Haller, 1933

Anche se la Bauhaus fu operativa solo dal 1919 al 1933, i suoi ideali sono ancora diffusi in tutto il mondo e restano rilevanti. Ad esempio, il concetto dei noti e popolari mobili modulari IKEA non è nato in Svezia. È stato ispirato dalle opere classiche dei designer Bauhaus.